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Nasce il nuovo Patto per l’amministrazione condivisa tra Comune di Bologna, Terzo Settore e reti civiche cittadine, esito del percorso iniziato a febbraio 2022 con il laboratorio civico “Un patto con il Terzo Settore”, promosso dal Comune di Bologna e dal Forum Terzo Settore, con il supporto della Fondazione per l’Innovazione Urbana. Progetto che ha coinvolto oltre 500 cittadine e cittadini, dei quali circa 350 in rappresentanza di soggetti civici e del Terzo Settore, assessore e assessori, dirigenti e tecnici del Comune, consigliere, consiglieri e presidenti di Quartiere.

Il percorso si è sviluppato in focus group tematici a invito, 2 assemblee pubbliche, 6 laboratori nei quartieri e un Quaderno degli attori, cioè uno spazio digitale per raccogliere anche in forma scritta osservazioni sul documento del Patto. Un Comitato scientifico di garanzia presieduto da Riccardo Prandini dell’Università di Bologna, ha lavorato a supporto del progetto per supervisionare e indirizzare scientificamente i lavori, secondo le indicazioni della riforma del Terzo Settore. I membri del Comitato scientifico di garanzia sono: Giovanna De Pasquale (Forum Terzo Settore Bologna), Luciano Gallo (ANCI EmiliaRomagna), Tommaso Francesco Giupponi (Università di Bologna), Roberta Paltrinieri (Università di Bologna), Lavinia Pastore (Università di Tor Vergata), Alceste Santuari (Università di Bologna), Paolo Venturi (AICCON) e con il supporto di Giulia Ganugi (Università di Bologna).

Il documento, nato dal percorso, rappresenta l’inizio di un nuovo accordo strategico tra l’Amministrazione e le organizzazioni civiche della città, evidenziando valori, impegni e un sistema di governance permanente per dare risposte e creare sviluppo nella fase post-pandemia. Viene avviato inoltre l’iter di adozione del nuovo “Regolamento sulle forme di collaborazione tra soggetti civici e amministrazione per lo svolgimento di attività di interesse generale e per la cura e la rigenerazione ei beni comuni urbani”, che supera quello del 2014, prima sperimentazione a livello nazionale.

Le principali novità introdotte dal Patto e dalla revisione delle forme di collaborazione con le reti civiche sono:

  • la creazione di un osservatorio permanente di confronto sull’amministrazione condivisa, che si dota di due organi di governance: gli Stati generali dell’amministrazione condivisa e il Comitato di impulso e di monitoraggio;
  • la sottoscrizione da parte dell’Amministrazione comunale, degli enti del Terzo Settore e delle reti civiche di Bologna, di tre tipologie differenti di impegni condivisi: impegni di processo, impegni di attuazione e impegni trasversali;
  • la modifica dello statuto del Comune di Bologna che riconosce, anche sulla base della riforma del Terzo Settore, la programmazione e la progettazione condivise come strumenti primari della relazione tra Amministrazione e soggetti civici, riducendo la logica competitiva in favore della più ampia collaborazione civica;
  • la creazione di un’unica cornice normativa per l’amministrazione condivisa che comprende tutti i soggetti, le forme di sostegno e di collaborazione civica previste dall’Amministrazione comunale;
  • il superamento del requisito dell’iscrizione nell’elenco delle libere forme associative, che amplia il novero dei soggetti, riconoscendo il valore di tutti i soggetti, anche quelli meno strutturati, nello sviluppo futuro della città, e garantendo loro sostegno;
  • il riconoscimento della valutazione e del monitoraggio dei risultati e degli impatti come elemento qualificante della progettazione territoriale, oltre che la previsione e realizzazione di un sistema strutturato di raccolta e condivisione congiunta di dati per indirizzare le policy pubbliche;
  • il rafforzamento, nel rispetto delle indicazioni emerse dal percorso del Laboratorio Spazi nel 2019, dell’uso di immobili e spazi pubblici come forma di sostegno alla realizzazione di progetti secondo il principio dell’uso condiviso. L’utilizzo degli immobili e degli spazi nel nuovo Regolamento si distingue in uso occasionale, uso transitorio e uso stabile e prevede una maggiore apertura rispetto ai soggetti informali;
  • la definizione e l’allargamento delle forme di sostegno a favore della collaborazione civica, ad esempio: concessione di immobili e spazi, percorsi di formazione e affiancamento, promozione dell’autofinanziamento, esenzioni e agevolazioni in materia di canoni e tributi locali, lavoro di pubblica utilità, servizio civile, tirocini, contributi.

Il nuovo Patto per l’amministrazione condivisa entrerà in vigore fin da subito attraverso delibera di Giunta, contestualmente verrà avviato l’iter in Consiglio comunale per l’adozione del nuovo Regolamento sulle forme di collaborazione tra soggetti civici e amministrazione per lo svolgimento di attività di interesse generale e per la cura e la rigenerazione e i beni comuni urbani.

A novembre verrà realizzato un evento di presentazione dei due strumenti, aperto a tutto il mondo del Terzo Settore e alle realtà civiche cittadine durante il quale verranno presentate le modalità di adesione e sarà possibile partire con le sottoscrizioni del Patto.

Il nuovo patto per l’amministazione condivisa