La Biblioteca J.L Borges del Comune di Bologna si prepara ad accogliere un evento, proponendo il laboratorio “Voci. Migrazioni”. Questo viaggio attraverso le parole e le esperienze, condotto da Viviana Santoro e Maddalena Pasini, si terrà dal 10 gennaio al 6 marzo 2024.
Il tema al centro di quest’anno è quello delle migrazioni, un argomento che si presta a molteplici riflessioni e dibattiti in un mondo sempre più interconnesso. Il laboratorio sarà aperto a partecipanti di tutte le età, offrendo una piattaforma per esplorare la complessità e la varietà di esperienze legate a questo tema.
Attraverso una combinazione di scrittura individuale e collettiva, i partecipanti saranno guidati attraverso un percorso che abbraccia diverse fasi delle migrazioni. Si affronterà il momento cruciale della decisione o della necessità di lasciare il proprio luogo di origine, passando attraverso la scelta della destinazione e l’indagine delle risorse necessarie per il trasferimento.
Tuttavia, il laboratorio non si ferma alla logistica del movimento. Esplorerà anche le sfide emotive e sociali legate all’integrazione in un nuovo ambiente, incoraggiando la sperimentazione di strategie che favoriscano un’integrazione armoniosa.
L’obiettivo principale sarà quello di attivare la memoria individuale e collettiva, consentendo ai partecipanti di scoprire e comprendere le molteplici “voci del verbo andare”. Ogni incontro rappresenterà un’opportunità unica per esplorare le complesse sfaccettature di questo fenomeno globale.
Le date del laboratorio sono fissate per il 10 e il 17 gennaio, il 24 gennaio, il 7 febbraio e il 6 marzo, dalle ore 17:00 alle 18:30. La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita, tuttavia è necessario iscriversi inviando una mail a teatrodelpratello@gmail.com.
Voci 2024 è un progetto di Associazione CUL-T, Teatro del Pratello, Conservatorio di Musica G.B. Martini, Associazione Salviamo la Costituzione, Radio Città Fujiko 103.1 fm, Biblioteca Jorge Luis Borges del Comune di Bologna, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, sostenuto dal Comune di Bologna e dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.