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In occasione del 39esimo anniversario della legge n. 109/96 per il riutilizzo pubblico e sociale dei beni confiscati alle mafie, Libera ha censito le esperienze di riutilizzo sociale dei beni confiscati. Sono 991 soggetti diversi impegnati nella gestione di beni immobili confiscati alla criminalità organizzata, ottenuti in concessione dagli Enti locali, in ben 18 regioni, in 359 comuni in tutta Italia, da Nord a Sud.

“Raccontiamo il bene” – Le pratiche di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie” è il nome della ricerca avviata da Libera, con cui si vuole raccontare il lato del nostro Paese formato da realtà che lavorano per creare una comunità alternativa a quella mafiosa e nuovo modello di sviluppo territoriale.

“Nei prossimi mesi continueremo la nostra attività di monitoraggio per arrivare a una grande assemblea nazionale, con tutti i soggetti che lavorano sui beni confiscati alle mafie e ai corrotti. Forte il nostro impegno anche per non far spegnere il dibattito politico e legislativo su questi temi: non siamo disposti ad accettare attacchi alla normativa sulle misure di prevenzione e sul riutilizzo, che riteniamo uno degli strumenti più importanti per il contrasto alle mafie e alla corruzione” afferma Tatiana Giannone, responsabile nazionale Beni Confiscati di Libera.

Secondo i dati aggiornati dell’Agenzia Beni confiscati, in Emilia-Romagna, ad oggi, sono 939 i beni immobili in gestione ancora in attesa di avere una destinazione, 177 quelli confiscati e destinati ai sensi del Codice antimafia, 51 le aziende confiscate e destinate mentre sono 105 quelle ancora in gestione; infine, 13 sono le realtà impegnate nella gestione di beni confiscati alla criminalità organizzata, nei territori di Bologna, Parma, Forlì-Cesena, Ravenna, Piacenza e Reggio Emilia. Tra i soggetti gestori del Terzo Settore ci sono 5 associazioni, 4 coop sociali o consorzi di cooperative, 4 enti pubblici con il terzo settore e diversi altri che operano in forme e spazi diversi.

Il dossier completo è disponibile al seguente link:
https://www.libera.it/documenti/schede/raccontiamo_il_bene_pubb_3.pdf