di Marta Volo/
documento documento documento
è un’onda alta, una strada senza fine
come un mutuo che non hai mai richiesto
c’è sempre qualcosa da pagare
mi dicono determinazione ribellione autorganizzazione
ma per fare politica servono
documenti documenti documenti
non è uno, ma sono tanti
per iniziare il domicilio e lo stipendio,
status familiare e casellario giudiziale
poi residenza continuativa e contratto
altrimenti amico ciao ciao, io me ne sbatto
ma come tu italiano non parli manco il francese e l’inglese
e la tua lingua la devo subito imparare
mi dicono “straniero, lo sai, la cultura e l’etnia nazionale
è un qualcosa da preservare”
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il problema più grosso
è quella fortezza di complicate difese mentali
con cui anche i più volenterosi e accoglienti
devono fare i conti quotidianamente
è la paura dell’altro è la paura del diverso
un individuo che si sente minacciato dall’interno
sguardi diffidenti e impauriti
sui bus sui treni e anche nei bambini
chi sono cosa sono a cosa appartengo
tutto e niente
le infinite possibilità sono forse
tutto e niente
ma non voglio fuorviare,
sto provando a empatizzare,
anche se non lo vivo sulla pelle
e lo vedrò sempre in modo differente
documento documento documento
quanto manca ancora per ottenerlo
la voglia immensa di raccontarvi
e noi finalmente di ascoltarvi
perché oltre le quattro stronzate del telegiornale
c’è un mondo di cui nessuno parla
se non con retorica perbenista
o, ancor peggio, proprio razzista
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oggi nella complessità a volte ci perdiamo
e dimentichiamo il quotidiano
lo stare il condividere
provare a capire senza prima giudicare
dimentichiamo dove vogliamo andare
con chi vogliamo andare
oltre le diversità per fare la differenza
a san lazzaro padre marella
è una bella scoperta
un mix di storie sguardi versetti e urla
pennarelli colorati e lingue differenti
il cerchio
non degli alcolisti anonimi
ma dell’umanità
che in certi luoghi
tanti, di cui nessuno parla,
emerge sempre più forte
perché sempre più complessa
perché sempre più minacciata
perché sempre più interconnessa
perché sempre più diversificata.
e io che posso fare? e noi cosa vogliamo fare?