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Tra i momenti preziosi azzerati dal Covid ci sono anche gli incontri dedicati alle fragilità causate da patologie importanti come Alzheimer e Parkinson. Appuntamenti consolidati negli anni, importantissimi per le persone colpite e i caregivers, che a causa delle misure per il contenimento del contagio sono stati sospesi ma ora tornano in modalità da remoto.
Sono stati riprogettati in una nuova modalità gli incontri che si configurano come riproposizione in contesto post Covid del Cafè Alzheimer denominato Cafè San Biagio e del gruppo Il mio amico Parkinson privilegiando modalità telematiche di mantenimento dei legami.

I Cafè San Biagio 3.0, attivi in presenza dal 2004, si terranno ora online, a cadenza quindicinale ogni martedì pomeriggio dalle ore 14.30 alle 16, sulla piattaforma LifeSize messa a disposizione gratuitamente da Cadiai previo adeguato supporto ai caregivers, attraverso una funzione di tutoring informatico che può avvenire in presenza o telefonicamente. Gli incontri si svolgeranno nelle seguenti date: 27 ottobre, 10 e 24 novembre, 1 e 15 dicembre. Sono previsti 20 partecipanti a incontro e la precedenza verrà data a coloro che sono già legati a Cadiai.
Mentre, per l’utenza de Il mio amico Parkinson, appuntamenti nati sul territorio alcuni anni fa, un musicoterapeuta e uno psicomotricista hanno realizzato video-tutorial settimanali per lo svolgimento di attività riabilitative in contesto domestico che si possono trovare sul canale YouTube di Cadiai >>.

Uno degli obiettivi del progetto è non solo offrire una continuità rispetto alla prassi consolidata degli incontri in presenza del Cafè San Biagio e del gruppo Il mio amico Parkinson, interrotti bruscamente a causa dall’emergenza sanitaria e contrastare l’isolamento sociale e il decadimento fisico-cognitivo di anziani fragili, malati di Alzheimer o Parkinson e dei caregivers, ma soprattutto alleggerire il carico emotivo dei caregivers con particolare attenzione all’impatto dell’emergenza sanitaria e offrire un servizio di counseling diffuso per sostenere i familiari nel loro impegno di cura.

L’iniziativa è stata realizzata grazie ai fondi ottenuti con la partecipazione al bando E-care rivolto ad associazioni del Terzo settore per progetti di sostegno a favore della popolazione anziana fragile residente nei territori dell’Ausl di Bologna e si inserisce nella collaborazione tra Cadiai e Arci Bologna finalizzata a connettere la funzione culturale, ricreativa e sociale svolta dai circoli Arci con la filiera dei servizi alla persona in cui è inserita Cadiai, promuovendo un approccio di corresponsabilità della cura, in cui i cittadini e la comunità intera sono sensibilizzati rispetto alle situazioni di fragilità e isolamento e facilitati nella costruzione di relazioni tra pari di condivisione e sostegno.

Per le informazioni e per partecipare scrivere a l.annella@cadiai.it.