È stata presentata al pubblico, mercoledì 1 dicembre, durante il convegno “La capacità generativa dei progetti del Terzo Settore”, la ricerca curata da IRESS Bologna in collaborazione con il Forum Terzo Settore Emilia Romagna, dal titolo “L’evoluzione del rapporto Pubblico-Privato alla luce del Nuovo Codice del Terzo settore. La co-programmazione e la co-progettazione nei sistemi di welfare locale”.
La costruzione dei sistemi locali di welfare, intesi non soltanto come reti di servizi capaci di rispondere ai sempre nuovi bisogni della popolazione, ma anche come insieme di azioni che promuovono la qualità della vita dei territori, nel tempo ha sempre più richiesto collaborazioni diverse tra istituzioni pubbliche e Terzo settore.
La Riforma del Terzo settore ha recentemente tentato di mettere ordine nel sistema, armonizzando le diverse discipline vigenti per ciascuna tipologia di ETS (Enti di Terzo Settore), e di indicare nuove modalità di collaborazione fra ETS e istituzioni pubbliche.
La ricerca presentata ha raccolto due esigenze del Forum regionale del Terzo Settore: la prima esigenza è stata analizzare come si è via via declinato il rapporto Pubblico-Privato nella realizzazione di percorsi di co-programmazione e di co-progettazione: quelli ai sensi dell’art. 55 del codice, quelli promossi dalle DGR regionali riguardanti il finanziamento e il sostegno di progetti di rilevanza locale realizzati da ODV (organizzazioni di volontariato) e APS (associazioni di promozione sociale) – del 2018 e del 2019 – e generalmente finalizzati al contrasto alla povertà, quelli in seno ai Piani di zona. La seconda esigenza è stata quella di mettere a punto proposte costruttive e migliorative nel dialogo con la Regione, sempre con riferimento al rapporto Pubblico-Privato.
In accordo con il Forum, IRESS ha selezionato 9 studi di casi. In particolare, 5 casi hanno riguardato la co-progettazione ex art.55 del Codice del terzo settore, 1 caso ha riguardato il Piano di zona, 3 casi la co-progettazione promossa dalla DGR dell’Emilia-Romagna 699/2018, delibera di giunta che ha prodotto quasi 100 progetti cosiddetti di “rilevanza locale” (ne sono stati approvato 97 su 115 presentati).
La ricerca-azione ha quindi approfondito i seguenti aspetti: come si sono caratterizzate, in termini di continuità-discontinuità/innovazione, co-programmazione e co-progettazione nella Regione Emilia-Romagna, con particolare riferimento al triennio 2018-2020; quali processi (e relativi strumenti) di collaborazione tra Amministrazioni pubbliche e Terzo settore sono stati implementati; esiti ed efficacia della co-progettazione.
La ricerca è stata realizzata nell’ambito del progetto “Codice Terzo settore – Innovazione sociale – Analisi e studio dei profili giuridici dei soggetti riconosciuti attraverso la nuova normativa e sviluppo del partenariato con Regione ed Enti Locali sull’innovazione sociale” con il contributo della Regione Emilia-Romagna, capofila Ancescao Emilia-Romagna Aps.