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Un volume scritto da Nadia Maria Filippini intitolato “Mai più sole” contro la violenza sessuale, pubblicato da Viella nel 2022, costituisce il fulcro del terzo incontro del ciclo “Tra giustizia e politica: dialoghi a più voci”.

Lunedì 27 novembre, alle ore 16:00, la Sala Refettorio dell’Istituto Storico Parri in via Sant’Isaia 20 sarà teatro di un’importante riflessione sul passato e sul presente della lotta contro la violenza di genere. L’incontro rivolge i riflettori verso un momento cruciale del femminismo italiano degli anni Settanta: il processo di Verona del 1976.

In quell’anno, il movimento femminista, in collaborazione con la parte civile, ha richiesto un dibattimento a porte aperte in un processo per stupro, segnando così un momento storico senza precedenti. La decisione di rendere pubblico un caso di violenza sessuale ha trasformato il processo in un esempio di denuncia collettiva contro la parzialità giudiziaria e la cultura dello stupro.

La stampa e la Rai hanno seguito con attenzione il procedimento, portando la discussione sulla violenza di genere all’attenzione del pubblico. Questo evento ha segnato l’inizio di una lunga serie di mobilitazioni e iniziative delle donne sia dentro che fuori dai tribunali, un percorso fondamentale per l’apertura dei centri antiviolenza e per la modifica del codice penale del 1930, ancora radicato nella morale fascista e non adeguato alla tutela della persona.

L’incontro si arricchirà con la proiezione di immagini e filmati originali del Processo di Verona del 1976, offrendo un’opportunità unica di rivivere quei momenti cruciali.

Gli interventi saranno guidati da esperti nel campo:

  • Alessandra Gissi, dell’Università di Napoli l’Orientale
  • Paola Stelliferi, dell’Università di Padova
  • Maria Virgilio, avvocata presso la Fondazione Elvira Badaracco
  • Nadia Maria Filippini, rappresentante della Società Italiana delle Storiche.

La serata sarà introdotta e moderata da Toni Rovatti.

L’evento è realizzato in collaborazione con la Società Italiana delle Storiche e la Fondazione Elvira Badaracco, promuovendo la condivisione di conoscenze e la discussione su questioni fondamentali per la società contemporanea.