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Utilizzata inizialmente per combattere il bullismo e lo spaccio, da oggi l’applicazione della Polizia di Stato fornisce ai cittadini un ulteriore aiuto: potere segnalare violenze e abusi tra le mura domestiche. L’estensione dell’applicazione a questo tipo di reati è un passo in avanti per contenere alcuni fenomeni che, in questo periodo di emergenza per il Coronavirus nel quale si è costretti alla forzata permanenza in casa, potrebbero avere un incremento.

L’app è caratterizzata dalla possibilità di trasmettere in tempo reale messaggi e immagini agli operatori della Polizia di Stato. Tutte le segnalazioni sono automaticamente georeferenziate, ma è possibile per l’utente modificare il luogo dove sono avvenuti i fatti. 
È inoltre possibile dall’app chiamare direttamente il NUE (numero unico di emergenza) e dove non è ancora attivo risponderà la sala operativa 113 della questura.
Tutte le segnalazioni vengono ricevute dalla sala operativa della questura competente per territorio. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di fare segnalazioni in forma anonima. Anche chi è stato testimone diretto o indiretto – per esempio i vicini di casa –  può denunciare il fatto all’autorità di polizia, inviando un messaggio anche con foto e video.

L’applicativo, nato dalla ferma convinzione che ogni cittadino è parte responsabile e attiva nella vita democratica del Paese, si può scaricare gratuitamente ed è disponibile per dispositivi Ios Android.