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Il 2 agosto ricorre il 43° anniversario dell’orribile strage fascista alla stazione di Bologna: 85 morti, oltre 200 feriti.
Anche quest’anno la città commemora e onora le vittime, con il progetto “Vite interrotte”, ideato da Aldo Balzanelli e Cinzia Venturoli, a cura di Cantiere Bologna: dal 29 luglio al 3 agosto le voci delle vittime saranno diffuse nel Cantone all’angolo tra via Ugo Bassi e Piazza Nettuno e contemporaneamente nella Sala d’attesa Torquato Secci della stazione.

Per ciascuna delle 85 vittime è stato elaborato un breve testo che immagina e racconta, in prima persona e sulla base delle rispettive biografie, il percorso di vita interrotto dalla bomba. Un modo per coltivare la memoria, per mostrare che una vita ne può contenere cento altre fatte di sogni e di futuro. La registrazione di tutte le letture sarà diffusa in loop attraverso un totem multimediale. Un cartello esplicativo illustrerà l’iniziativa.

I testi sono scritti e letti da alcune attrici e alcuni attori: Alessandro Bergonzoni, Valentina Lodovini, Lella Costa, Neri Marcorè, Margaret Collina e Angela Malfitano e dai narratori che in passato hanno raccontato pubblicamente le biografie delle vittime.

Sono stati coinvolti ragazzi delle scuole di Bologna e dell’area metropolitana: le scuole Zanotti, l’Istituto Comprensivo 7, la primaria Levi Montalcini di Rastignano, il liceo Morandi di Finale Emilia, la primaria Fedora Servetti Donati di Budrio.

Hanno partecipato anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore e la presidente dell’Assemblea regionale Emma Petitti.

Alla realizzazione del progetto hanno contribuito l’Associazione tra i familiari delle vittime, il Comune di Bologna, l’Assemblea della Regione Emilia-Romagna
Hanno dato il loro sostegno Hera, Cucine Popolari, Biblioteca Salaborsa.

La registrazione del progetto diventerà anche un podcast.