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Si intitola “Vicine di Case” la quindicesima edizione del Festival La Violenza Illustrata, a cura della Casa delle donne per non subire violenza Onlus, che si terrà dal 25 novembre al 10 dicembre. 

“Se il lockdown ci costringe in casa – dicono infatti le organizzatrici – noi saremo Vicine di Case”. A fronte, infatti, delle attuali misure sanitarie, il Festival La Violenza Illustrata 2020 si caratterizza per una programmazione sviluppata quasi interamente online: una scelta che ha imposto una riduzione rispetto all’ampia varietà di eventi che da sempre caratterizza il Festival, ma che ha comunque permesso anche quest’anno di mettere in campo una serie di appuntamenti per discutere di violenza contro le donne con esperte, studiose ed esponenti del mondo della cultura.

In particolare, il Festival ospiterà la discussione del Position Paper di Pechino 25: “Il cambiamento che vogliamo, per approfondire come l’attuale crisi economica possa farsi promotrice di un welfare di prossimità capace di superare le diseguaglianze di genere radicate nel nostro sistema sociale. Altri tre momenti di approfondimento all’interno del Festival sono: un seminario dedicato alle molestie sessuali, organizzato dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) dell’Università di Bologna, un momento di riflessione sullo stato di applicazione del Codice Rosso a un anno dalla sua entrata in vigore, organizzato dalle avvocate di Casa delle donne, e un seminario sui temi della violenza contro donne e della violenza omotransfobica, organizzato dal Centro Studi sul Genere e l’Educazione (CSGE) dell’Università di Bologna.

Numerose le presentazioni di libri, in collaborazione con la Casa Editrice Settenove e la Libreria delle donne di Bologna.

Le mostre organizzate, nel rispetto delle ordinanze, vedranno il ritorno in piazza Re Enzo delle “casette” de “I muri parlano” con dati e infografiche e una parte di approfondimento relativa al lavoro dei Centri antiviolenza all’interno della crisi sanitaria. A questa iniziativa si aggiungono l’installazione Sogni Vestiti e Cento Scarpe Rosse al Centro Lame e l’esposizione del pannello in onore di Nadia Murad presso l’Extracoop al Centro Nova, mentre a Calderara di Reno verrà organizzata la mostra “Come eri vestita” all’interno di uno spazio commerciale, mostra che verrà portata anche a Bologna per una giornata grazie alla collaborazione con Amnesty International. Si svolgerà invece online, non potendo essere messo in mostra a Bologna nel corso del festival, la presentazione del progetto Pandemica, una raccolta di fotografie che racconta la vita delle donne durante il lockdown.

Tra le novità di quest’anno segnaliamo la collaborazione con Radio Fujiko che inserirà nella sua programmazione degli inserti quotidiani sulla violenza alle donne attraverso la messa in onda delle Voci sulla violenza: una iniziativa che accompagnerà per i 16 giorni del Festival la loro programmazione radiofonica insieme ad altri approfondimenti.

Tra le iniziative promosse in continuità con gli anni passati, la campagna dei sacchetti del pane contro la violenza promosso già da diversi anni dalla Casa delle donne. Come lo scorso anno Coop Alleanza 3.0 ha rinnovato la collaborazione ed esteso l’iniziativa a tutta la rete territoriale dei punti vendita nazionali. Il Festival di quest’anno vedrà poi il riproporsi dell’iniziativa “Mandarini contro la violenza” con una vendita online organizzata da Confagricoltura Donna. Segnaliamo inoltre che – in collaborazione con la Biblioteca delle donne e dell’Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna – è stata compilata una bibliografia sui temi della violenza alle donne, che comprende sia libri stampati che consultabili online all’interno del catalogo delle biblioteche bolognesi. Si può inoltre accedere dal sito del Festival alla ricerca sui femminicidi pubblicati per questa occasione.

Per il programma completo:
https://festivallaviolenzaillustrata.it

https://www.facebook.com/festival.laviolenzaillustrata

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