Il 25 giugno di trent’anni fa, due obiettori di coscienza della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi, partivano per l’ex Jugoslavia, che viveva nel pieno di una guerra, con l’obiettivo di vivere la non violenza in zone di conflitto.
Da allora, i civili coinvolti e formati nelle operazioni di pace sono stati oltre 2000, giovani e adulti da ogni parte d’Italia, mossi dall’unico fine di portare speranza, creare spazi di pace e soprattutto salvare vite umane. Gente consapevole dei rischi in ogni guerra vissuta, in America Latina e nei Balcani, in Africa, nel Caucaso e in Estremo e Medio Oriente, e oggi presenti anche in Ucraina.
L’anniversario del Corpo Nonviolento di Pace Operazione Colomba significa una possibilità costruire un percorso per la pace, un cammino comune fatto da persone all’insegna della condivisione di valori e mosso dalla volontà di interporsi in maniera pacifica nelle guerre.
«Trenta anni – dice Giovanni Paolo Ramonda, Presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII – fanno di Operazione Colomba non più una “sperimentazione” e men che meno una “esperienza”».
L’Operazione Colomba si configura come un’alternativa concreta, concretizzata e non violenta alla guerra, e il suo anniversario è la celebrazione di tutti gli operatori grazie ai quali si è riusciti a far sì che l’obiettivo diventasse possibile.