image_pdfimage_print

Le associazioni Libera e Lavialibera hanno presentato il dossier La tempesta perfetta 2022. La variante Criminalità, in cui vengono esposti numeri e analisi delle Forze dell’Ordine, del Ministero dell’Interno e degli studi e rapporti sul riciclaggio della Banca d’Italia relative alla criminalità in tempo di pandemia.

In Emilia-Romagna è in aumento il numero di segnalazioni sospette, interdittive antimafia, delitti e reati spia (quelle condotte che riflettono in sé il pericolo di infiltrazione mafiosa).

Nel biennio 2020-2021 le segnalazioni sospette in Emilia-Romagna sono aumentate del 20%: sono 17.380 rispetto alle 14.518 del biennio prepandemico. Per quanto riguarda le interdittive antimafia, l’Emilia-Romagna è al quarto posto in Italia dopo Campania, Calabria e Sicilia con 321 interdittive nel biennio pandemico e un incremento del 94% rispetto al 2018-2019.

Anche in Emilia-Romagna sono molte le imprese della ristorazione diventate più vulnerabili alle infiltrazioni criminali: secondo i dati del Cerved Group Score le nuove imprese a rischio sono 478 con un aumento della quota rischiosa del 20,60%.

Nonostante i dati allarmanti Libera sottolinea come “la lotta alle mafie e alla corruzione sembra scomparsa dall’agenda politica del Paese […] quasi si trattasse di una ‘patologia nazionale’ ormai cronicizzata, in un processo di normalizzazione per cui è meglio fingere che il problema non esista o sia meno grave di quel che sembra […] coesistere – e se possibile fare affari – con le mafie e grazie alla corruzione sembra diventata la strategia vincente di molti ‘colletti bianchi'”.

In concomitanza con la pandemia è emerso l’interesse anche di soggetti presumibilmente legati ad ambienti della criminalità organizzata a entrare nel comparto della produzione o della commercializzazione di prodotti sanitari, medicali e di dispositivi di protezione individuali.

Agli inizi del 2021 si sono riscontrate con maggior frequenza ipotesi di vere e proprie infiltrazioni nelle imprese e tentativi di appropriazione di fondi pubblici destinati al sostegno all’economia, con operazioni simulate per precostituire i requisiti per l’accesso ai fondi.

Le nuove forme di mimetismo criminale rendono fondamentale affinare la capacità di controllo. Libera ha elaborato i dati di Openpolis per avere contezza del quadro relativamente a tutte le spese fatte per la gestione dell’emergenza tramite i bandi di gara delle pubbliche amministrazioni.

“Possiamo affermare che davanti all’enorme quantità di denaro
messo a bando per tentare di arginare la crisi sanitaria (pari a 27
miliardi di euro) di oltre la metà delle risorse, il 58%, non sappiamo nulla, non abbiamo piena informazione: è l’indice di non piena conoscibilità rispetto alle spese Covid”.

Per leggere il dossier >>