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Milla è una bambina di circa cinque anni. Una bambina moderna a 360°, attenta al clima e alla sostenibilità. E’ gioiosa, solare, sempre in movimento. Fa sport, va a scuola. Spesso la vediamo in un ambiente naturale: in montagna con i genitori, al parco con gli amici ma anche da sola. E per finire è disabile.
Milla è una bambina a fumetti, la vediamo nelle vignette sui social ormai da mesi e a breve avrà uno spazio tutto suo, più ampio: il suo primo libro. Chi meglio di Alberto Benchimol, l’ideatore di Arriva Milla!, e presidente della Fondazione per lo sport Onlus Sportfund, può raccontare il personaggio?

Come nasce l’idea di “Milla”?
E’ un progetto a sé stante ma risulta essere funzionale alle attività sportive per i bimbi con disabilità. Nasce dall’esigenza di comunicare sempre di più ai bambini e alle famiglie l’opportunità di fare sport e l’idea era quella di potenziare questa comunicazione. Milla è nata durante il lockdown. Abbiamo approfittato del tempo a disposizione per riflettere e organizzare il lavoro. Era di fatto un’idea che avevamo da tempo ma che, a causa delle esigenze quotidiane, non avevamo avuto modo di sviluppare.

Qual è il messaggio che trasmette Milla?
Che lo sport è per tutti. Siamo partiti con delle vignette sui social che raccontavano la quotidianità di questa bimba che vive con una protesi. Molti non notavano il fatto che fosse una bambina disabile e questo era in parte voluto. Dimostrava di fatto che ormai i bambini con disabilità possono fare molte più attività rispetto al passato. L’invito è quello di provarci nonostante tutto. E’ possibile fare sport anche se si hanno delle disabilità. Certo in alcuni casi c’è bisogno di adattare l’attività ma tutti possono fare sport, in un modo o nell’altro. Il concetto che abbiamo varato è di supertipicità: siamo tutti diversi. Quando facciamo fare sport ai bambini osserviamo le loro caratteristiche e da lì decidiamo su cosa lavorare, come adattare l’attività o, eventualmente, che ausili utilizzare, se ce n’è bisogno. Lo sport è importantissimo e per i bimbi con disabilità, spesso, rappresenta un modo per evitare l’esclusione e quindi l’isolamento. E’ un modo per fare emergere il proprio talento. A parte i casi più gravi, ormai tutte le persone con disabilità possono fare sport e bisogna farlo sapere. Vogliamo che la società veda un disabile che pratica sport come normalità e non come eccezione.

Come è nata la collaborazione con Davide Baldoni?
Ci siamo conosciuti attraverso un amico comune che lavora alla Ram, una società che fa fumetti e, quando gli ho parlato dell’idea, ha da subito dimostrato grande entusiasmo. Come spesso afferma Davide, il personaggio si è creato da solo. Essendo lui papà di una bambina della stessa età di Milla ha utilizzato molto la sua esperienza di genitore per questo progetto.
Davide è diplomato all’Accademia Disney nel 1998, disegna fumetti per il settimanale Topolino dal 1999. Ha collaborato alle riviste Minnie & company, Paperino e Trilly oltre ad avere disegnato, fino al 2011, svariati episodi del mensile Witch.

Qual è il futuro di Milla?
All’inizio le uscite delle vignette erano a cadenza mensile ma dietro a esplicite richieste del pubblico siamo passati alle uscite settimanali. Le persone ci scrivevano in continuazione per sapere delle prossime uscite. Attualmente Milla esce su Facebook ogni domenica e su Instagram ogni lunedì. Abbiamo voluto accontentare la richiesta e, guidati da riscontri positivi, siamo giunti all’idea di creare il primo libro che attualmente è in produzione. Abbiamo fatto partire un crowdfunding per finanziare questa iniziativa e infatti ora è possibile contribuire alla produzione ricevendo in premio la prima edizione del libro. Abbiamo anche avuto numerose richieste di portare Milla nelle scuole. Principalmente alle elementari e alle medie. Ovviamente cercheremo di farlo il più presto possibile.
Abbiamo anche intenzione di rendere il libro accessibile a tutti, stiamo infatti considerando l’idea di un audiolibro o un ebook, affinché il messaggio che Milla vuole dare arrivi proprio a tutti.

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