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Si è svolta sabato 22 maggio, presso la Casa dei Donatori di Sangue appena restaurata, l’Assemblea elettiva dell’Avis Provinciale di Bologna.

Dopo l’apertura dei lavori del Presidente in carica, Claudio Rossi, è intervenuto Matteo Lepore, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, il quale ha espresso la volontà di recuperare l’idea di Bologna come città della solidarietà e ha posto l’accento sull’importanza del Terzo Settore e dei volontari, fondamentali – insieme agli operatori sanitari – in quella che è stata la lotta alla pandemia. Al tema si è poi collegato l’intervento di Paolo Bordon, Direttore Generale dell’Azienda USL, che ha anche lui posto l’accento sul lavoro di donatori e di volontari, che nei momenti di più grande difficoltà sono soliti rimboccarsi le maniche per dedicarsi con passione all’aiuto agli altri. Bordon ha, fra l’altro, ricordato che è grazie alla sinergia tra il mondo del volontariato e del sistema sanitario che la Regione Emilia-Romagna è riuscita ad ottenere ottimi risultati nella campagna vaccinale contro il Covid, registrando 50.000 vaccinazioni nella scorsa settimana, raggiungendo così 4.000 iniezioni in più rispetto all’obiettivo fissato con il Generale Figliuolo. 

Anche i dati relativi all’aumento dei donatori e di donazioni nell’ultimo anno, nonostante la pandemia, dimostrano che la solidarietà non si è fermata.

Tra i dati più significativi per l’area metropolitana di Bologna, troviamo il numero dei donatori del 2020: 27.896, in aumento rispetto al 2019, e il numero degli aspiranti donatori, che sono passati dall’ essere 5.656 nel 2019 a 7.105 nel 2020. Le donazioni complessive (sangue intero e plasma e piastrino-aferesi) sono cresciute nel 2020 del 2,6% rispetto al 2019, dato che si sta confermando anche nei primi mesi del 2021, in cui si è registrato un +15% di donazioni di sangue intero rispetto ai primi quattro mesi del 2020 e un +8% di donazioni di plasmaferesi. Questi ottimi risultati hanno consentito alla Regione non solo di garantire il fabbisogno di sangue dei propri cittadini, ma anche di contribuire al fabbisogno nazionale, fornendo aiuto alle Regioni in difficoltà e partecipando a progetti di cooperazione internazionale. 

Infine è stato eletto il nuovo consiglio direttivo che vanta un passaggio generazionale: l’età media degli eletti è di 44 anni.

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