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La sera di lunedì 9 ottobre, nel 60esimo anniversario della tragedia del Vajont, Casalecchio di Reno diventerà VajontS 23, azione corale di teatro civile messa in scena in contemporanea in 130 teatri dall’Alto Adige alla Sicilia e anche all’estero. Il teatro “Laura Betti” sarà uno di questi.

L’idea è di Marco Paolini, che trent’anni dopo il disastro diede corpo a quella storia con un racconto teatrale rimasto nella memoria di molti. Quel testo, ora riscritto in collaborazione con Marco Martinelli, sarà come un canovaccio sul quale grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, musicisti e danzatori, maestranze, personale e spettatori arruolati come lettori si riuniranno nei posti più diversi, dallo Strehler di Milano ai piccoli teatri di provincia, a scuole, chiese, centri civici, biblioteche, piazze di quartiere, dighe e centri parrocchiali. Ciascuno realizzerà un proprio allestimento di VajontS 23 a partire dalle peculiarità del suo territorio. E poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l’ora in cui la montagna franò nella diga.

A Casalecchio la grande diga è stata associata alla monumentale Chiusa e lunedì Massimiliano Briarava, attore e regista, realizzerà al Teatro Laura Betti un evento sull’incontro tra il nostro fiume, il Reno, e la memoria delle vittime della tragedia del Vajont.

Lo spettacolo inizia alle 21,15, l’ingresso è libero.