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Accoglienza e integrazione, due valori di cui Bologna è diventata città-simbolo nel corso degli anni.
Proprio su questi due valori verteranno gli appuntamenti della Giornata Mondiale del Rifugiato, lunedì 20 giugno, che vedrà eventi e dibattiti durante i quali si discuteranno proposte e tematiche relative alle migrazioni.

Organizzata dalla rete istituzionale metropolitana, a stretto contatto con la rete del terzo settore attiva nell’ambito dei servizi SAI (Sistema Accoglienza Immigrazione), la giornata sarà anche un’occasione di scambio e socialità tra cittadini e ospiti dei progetti di accoglienza.
Una giornata che si propone di non essere una semplice ricorrenza, bensì un momento significativo per capire come si evolve il sistema di accoglienza e il lavoro di chi ne fa parte, in uno scambio che vuole dare centralità ai rifugiati e agli operatori, promotori impegnati nella coesione sociale dei territori.

Il calendario degli appuntamenti inizia alle 10.30 nella Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio.
Dopo i saluti istituzionali di Matteo Lepore, Sindaco del Comune di Bologna, Attilio Visconti, Prefetto di Bologna, e Stefano Brugnara, amministratore unico di ASP Città di Bologna, prenderà il via una tavola rotonda sul tema: “Evoluzioni possibili del Sistema SAI”.  

Vi prenderanno parte Matteo Biffoni, delegato ANCI per l’Immigrazione e le politiche per l’integrazione, Sindaco di Prato e Presidente di CITTALIA, oltre a Virginia Costa, responsabile del Servizio Centrale SAI, Massimo Gnone in rappresentanza di UNHCR, Alto Commissariato ONU per i Rifugiati e Luca Rizzo Nervo, Assessore al Welfare del Comune di Bologna. L’incontro vedrà inoltre la presenza di due rappresentanti del coordinamento strategico SAI di Bologna.
A moderare l’incontro Raffaella Cosentino, giornalista RAI del TGR Sicilia e documentarista.
Al termine dell’incontro ci sarà la presentazione in anteprima del cortometraggio che racconta l’esito del progetto One Beat, a cura di Cantieri Meticci.

Alle 18:30 sarà invece il Cinema Jolly (via Marconi 14)  a ospitare la proiezione in anteprima italiana – all’interno del programma ufficiale del Biografilm Festival – del film “The Story Won’t Die” di David Henry Gerson, vincitore nel 2021 dei premi come miglior film documentario al Festival Internazionale di Guadalajara e miglior regista al Los Angeles Documentary Film Festival.
Un documentario sulla generazione più giovane di artisti siriani che usa il proprio lavoro creativo per denunciare il più grande esodo di persone dalla Seconda Guerra Mondiale. Un’opera che sulla battaglia per la pace, la giustizia e la libertà di espressione, oltre  fornire una visuale perfetta su cosa significhi essere un rifugiato oggi e sull’opposizione tra arte e guerra.

Si chiuderà in musica al Parco della Montagnola, alle 21.30, con il concerto di Akua Naru e Orchestra dei Braccianti.
Akua Naru è un’artista e poetessa statunitense che mescola hip hop, jazz e soul, un mix musicale che richiama la diaspora africana in America. L’Orchestra dei Braccianti è un progetto dell’associazione Terra!, che riunisce musicisti e contadini di varie nazionalità per sensibilizzare il pubblico sui temi del caporalato e dello sfruttamento.
La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita.
Per informazioni ci si può rivolgere alla segreteria organizzativa scrivendo a a ventigiugnobologna@cidas.coop.