Tessere Barbiana, è con questa espressione che Dimitris Argiropoulos docente di pedagogia speciale all’Università di Parma sta portando avanti un progetto, quello di tradurre “Lettera a una professoressa” di Don Milani nella lingua dei luoghi dove più c’è bisogno di idee forti sulla scuola inclusiva.
Dopo la sua traduzione in arabo, tocca all’ucraino a cura anche di Natalia Shitikova Tarnavska, pedagogista dell’università di Zhytomyr.
“I bisogni educativi nel contesto ucraino sono molti forti – sostiene Argiropoulos – dove ci sono solo scuole speciali per i bambini in difficoltà e in generale tutto l’ambiente educativo è caratterizzato dalla gerarchia e dalla disciplina, tipica eredità del periodo sovietico”.
Ne sono state pubblicate per adesso 1000 copie finanziate grazie al contributo della cooperativa sociale Fare Comunità, all’associazione La Gometa e alla SPI-Cgil.
“All’interno del processo di inclusione che si è aperto in tutta l’Ucraina – spiega Tarnavska – questo è un testo utilissimo per gli insegnanti, gli studenti dell’università, lo stesso privato sociale, un testo che ha un approccio educativo verso le persone svantaggiate non assistenzialistico ma inclusivo, paritario”.

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