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Venerdì 6 marzo, Caterpillar e Rai Radio 2 invitano tutti alla Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili che quest’anno è dedicata a incrementare il numero di alberi, piante e di verde in generale.

L’invito è quello di piantare un albero tra questi: un tiglio, un platano, una quercia, un ontano o un faggio.
La scelta del soggetto è abbastanza ovvia. Gli alberi si nutrono di anidride carbonica. Gli alberi sono lo strumento naturale per ridurre la principale causa dell’aumento dei gas serra nell’atmosfera terrestre e quindi dell’innalzamento delle temperature.
Gli alberi e le piante emettono ossigeno, filtrano le sostanze inquinanti, prevengono l’erosione del suolo, regolano le temperature.
Gli alberi sono macchine meravigliose per invertire il cambiamento climatico. Per frenare il riscaldamento globale bisogna cambiare i consumi, usare energie rinnovabili, mangiare meno carne, razionalizzare i trasporti. Tutti rimedi efficaci nel lungo periodo. Ma abbiamo poco tempo e il termometro globale continua a salire.
Gli scienziati di tutto il mondo concordano nel dire che bisogna riforestare.

L’invito è rivolto proprio a tutti: Comuni, scuole, aziende, associazioni e privati. Per coloro che non fossero in grado di piantare un albero sono state proposte delle piante alternative: rosmarino, ginepro nano, salvia, erica, pervinca major, geranio, maggiorana, basilico, timo, prezzemolo, viole del pensiero, ortensie, petunie e semplice erba gatta.

L’obiettivo è quello di riuscire a tingere di verde il Pianeta piantando un filare di 500 000 alberi che rappresenti simbolicamente il tragitto da Pino Torinese fino ad Alberobello. 
Inoltre nell’anno in cui M’illumino di Meno precede i festeggiamenti dell’8 marzo Festa della Donna, Caterpillar lancia la “Super Mission”: far arrivare il messaggio di M’Illumino di Meno a due figure femminili che in questo momento rappresentano a livello globale l’impegno per la salvaguardia del pianeta, Greta Thunberg e Jane Fonda. L’edizione 2020 di M’illumino di Meno è quindi sempre di più verde, globale, transgenerazionale e al femminile.

L’iniziativa è stata lanciata per la prima volta nel 2005 da Caterpillar e Rai Radio2, per chiedere alle persone di spegnere le luci non indispensabili e ripensare i consumi.
Dall’inizio di M’illumino di Meno il mondo è cambiato.
L’efficienza energetica è diventata un tema economico rilevante e le lampadine ad incandescenza che Caterpillar invitava a cambiare con quelle a risparmio energetico, adesso, semplicemente, non esistono più. Ma spegnere le luci e testimoniare il proprio interesse al futuro dell’umanità resta un’iniziativa concreta, non solo simbolica, e molto partecipata.
Si spengono sempre le piazze italiane, i monumenti – la Torre di Pisa, il Colosseo, l’Arena di Verona, i palazzi simbolo d’Italia – Quirinale, Senato e Camera – e tante case dei cittadini. Si sono spenti per M’illumino di Meno la Torre Eiffel, il Foreign Office e la Ruota del Prater di Vienna. In decine di Musei si organizzano visite guidate a bassa luminosità, nelle scuole si discute di efficienza energetica, in tanti ristoranti si cena a lume di candela, in piazza si fa osservazione astronomica approfittando della riduzione dell’inquinamento luminoso.

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