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La fio.PSD presenta il Report sui senza dimora morti nel 2022 che porta con sé il bilancio più pesante degli ultimi 3 anni. Le persone senza dimora decedute sono state 393, più di una persona al giorno, con un incremento del 55% rispetto al 2021 e dell’83% rispetto al 2020.

“A conferma di quanto sosteniamo da anni le persone in stato di grave marginalità muoiono in ogni mese; le morti avvenute in estate sono state 109, mentre 101 in autunno, 86 in inverno e 97 in primavera. L’emergenza non è d’inverno, è tutto l’anno; i piani freddo, con l’ampliamento dei posti letto nelle strutture di accoglienza notturna e il rafforzamento dell’attività delle unità di strada, contengono, almeno in parte, i decessi ma poi terminano e l’emergenza riprende”. 

Le morti delle persone senza dimora interessano tutto il territorio nazionale, dal Nord al Sud, dalle grandi città ai piccoli comuni di provincia. Come evidenzia il report i decessi sono infatti registrati in 234 Comuni italiani. 
Le città con il maggior numero di decessi sono Roma (32) e Milano (21), ma dati allarmanti provengono anche da Napoli, Firenze, Genova e Bologna. 

La principale causa di morte (46%) è riconducibile a eventi esterni e traumatici: incidenti di trasporto (15%) e aggressioni o omicidi (9%), ma anche suicidi (8%), annegamento (6%), incendi (4%), cadute e altri eventi accidentali (4%). 

“Garantire a chi vive in strada e in condizione di vulnerabilità estrema l’accesso a una casa, alle cure e a percorsi di reinserimento sociale”, afferma la presidente Cristina Avonto, “è il primo passo per poter vivere una vita dignitosa e fornire a chi ne ha più bisogno una rete di protezione che può salvare la vita”.

“Seppur indispensabili”, prosegue Avonto, “i servizi tradizionali, come la distribuzione di pasti, vestiti e coperte non sono più sufficienti. Negli ultimi anni sono state stanziate ingenti risorse destinate al contrasto della grave marginalità adulta e questi stanziamenti dovrebbero creare le condizioni per innescare un cambiamento nella mentalità con cui viene affrontato il fenomeno”.

Dal 1 gennaio 2023 i decessi sono stati 54, i dati sono in continuo aggiornamento sul sito fio.PSD www.fiopsd.org/morti-senza-dimora/