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Più di 3.000 posti disponibili in 70 luoghi in tutta Italia e 150 settimane di campi estivi in tutta Italia.

Da Nord a Sud, anche sul territorio emiliano-romagnolo l’associazione Libera vanta una presenza pluriennale più che consolidata in tutta la regione e attraverso varie iniziative; tra queste, i campi di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie, che ritornano anche quest’anno, aperti a ragazze e ragazzi da tutta Italia.
Dal 30 giugno al 9 settembre, infatti, sono quattro le esperienze formative, così come quattro sono le città emiliano-romagnole nelle quali si svolgono: Salsomaggiore Terme (Parma), Gattatico (Reggio Emilia), Marzabotto (Bologna) e Calendasco (Piacenza).

I fili rossi degli appuntamenti sono vari, tra cui l’importanza dei beni confiscati, la memoria di ieri e di oggi, la Resistenza e la lotta alle mafie, oltre al racconto delle mafie nella regione.
Corresponsabilità, partecipazione e ri-scoperta di temi e territori, in un’immersione nel significato più vivo dell’antimafia sociale volta a creare occasione di crescita e riflessione.
Chi prende parte ai progetti contribuisce in prima persona ad aiutare cooperative e associazioni che si occupano della gestione dei beni un tempo in mano alle mafie, oggi luoghi di conoscenza e formazione per migliaia di giovani che decidono di ascoltare storie e voci dei territori, testimonianze dirette dei familiari di vittime innocenti, oltre alla scoperta della bellezza del paesaggio.

Si inizia dal 30 giugno al 2 luglio nel bene confiscato di Salsomaggiore Terme, in provincia di Parma, dove venti partecipanti al campo lavoreranno alla manutenzione delle aree verdi del bene, assegnato al Parco Regionale dello Stirone e Piacenziano, dando il la per una riflessione sull’importanza del riutilizzo dei beni confiscati.

Dal 5 al 10 luglio si passerà invece in provincia di Reggio Emilia, esattamente a Casa Cervi, a Gattatico, in cui si svolgerà il campo residenziale “Ricordati di resistere: dai conflitti alla memoria”.  
Il tema della memoria e della Resistenza al nazifascismo e alle mafie sarà al centro dell’incontro, legato al contrasto e alla scoperta delle differenze, nello spirito più autentico delle storie che l’Istituto Cervi e Libera hanno scelto di raccontare, con lo scopo e la volontà comuni di contrapporsi alle violenze.

Delle culture della Resistenza si parlerà anche nell’esperienza che, dal 21 al 27 agosto, vede protagonista Marzabotto.
Il campo è già alla sua seconda edizione e avrà come leitmotiv il connubio tra “vecchie” e “nuove” resistenze, ossia tra la resistenza partigiana e quella all’antimafia, espressione autentica di partecipazione e impegno civile.

E!State Liberi in Emilia-Romagna vedrà infine la conclusione a Calendasco, nel piacentino, con “Mafia OffLine: la legalità è un bene comune”, che si realizzerà dal 5 al 9 settembre nel capannone confiscato e intitolato a Rita Atria, vittima innocente delle mafie.
L’esperienza mette il focus su incontri e laboratori in vista della costituzione della nuova redazione di Mafia Off Line, giornale d’inchiesta che ha raccontato la storia del bene confiscato e che vedrà, nei mesi successivi, la pubblicazione di una nuova edizione del giornale, oltre a essere un’occasione, attraverso la raccolta della documentazione, per porre le fondamenta dell’Osservatorio Antimafia.

Quattro occasioni, quindi, per tessere e rafforzare reti sociali e impegno civile contro la corruzione e i fenomeni di stampo mafioso, in un uno scambio benefico e formativo per migliaia di giovani

Per tutte le info sui campi cliccare sui link nell’articolo.