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A marzo prenderà vita la seconda edizione della Climate Justice University, organizzata dall’associazione Bologna for Climate Justice: uno spazio di interrogazione e di discussione su come i bisogni sociali possano diventare motore per affrontare la crisi climatica.

“Costruire ecologie urbane” sarà il titolo dell’edizione 2025, attraverso due sentieri tematici che si intrecciano tra loro:

SENTIERO BLU – il ciclo dell’acqua, ovvero delle alluvioni: quando piove, è in Appennino che piove tanto. O, quantomeno, di più. E quell’acqua scende i pendii, raggiunge le valli e si incanala in corsi d’acqua antropizzati che, in poco tempo, trascinano verso la pianura fango e detriti. È da quei crinali fragili che, goccia dopo goccia, rigagnolo dopo rigagnolo, torrente dopo torrente, si formano le ondate di piena che poi minacciano e devastano le città di pianura. Dalla cima del Corno alle Scale al centro di Bologna, quali sono le relazioni urbane che attraversano questi territori rendendoli fragili? Su quali conoscenze e come si articolano nuove pratiche sociali e collettive di cura del territorio?

SENTIERO VERDE – desigillare e forestare: sono le parole che parlano di un futuro dell’urbano che deve farsi terreno di contesa, se vogliamo continuare a immaginare lo spazio urbano come il territorio nel quale coltivare le nostre relazioni e le nostre passioni, e non come il luogo in cui soffrire le ondate di calore e subire le alluvioni. Cosa significa ridare suolo all’urbano? Come si progettano e implementano pratiche di desigillazione e forestazione nell’urbano, e a partire da uno spazio? Come costruiamo rivendicazione politica a partire da queste pratiche?

Le iscrizioni sono aperte fino al 28 febbraio compilando questo link >>

Per saperne di più: www.bolognaforclimatejustice.it/climatejusticeuniversity-2025/