Caterina De Feo è vicepresidente dell’associazione Humus nonché coordinatrice e fondatrice di Neu Radio, ovvero l’ente di cui la radio è l’emanazione. Il primo di aprile l’emittente ha compiuto due anni e per l’occasione abbiamo deciso di realizzare questa intervista.
Il primo di aprile è senz’altro una data di fondazione singolare. Viene spontaneo chiedersi il perché di una scelta così particolare. Caterina De Feo racconta che due anni fa l’1 di aprile era, addirittura, la domenica di Pasqua. A quanto pare ci furono non poche discussioni in merito tra i fondatori, i quali alla fine hanno deciso che la suddetta data rappresentava perfettamente il messaggio che volevano lanciare con la nascita dell’emittente. Da un lato l’estrosità, la leggerezza di un pesce d’aprile e dall’altro una rinascita poiché tutti loro stavano per iniziare un nuovo percorso avendo però alle spalle un vissuto radiofonico molto forte.
Oggi la Neu Radio continua a evolversi ma rispettando sempre i propri propositi. Una radio libera, indipendente e un vero e proprio aggregatore sociale per la città di Bologna. “È composta da personalità con una buona dose di curiosità soprattutto verso l’ambito culturale” – afferma la fondatrice. “Ad oggi sono già una quarantina le rubriche periodiche e sono state prodotte oltre 600 trasmissioni. Di volta in volta sempre più persone partecipano agli eventi realizzati da Neu Radio. Sono sempre più numerose le voci che vengono incluse nel palinsesto. La pluralità è una delle sue caratteristiche principali. È una realtà viva, in continua crescita e in continuo movimento. È partita in forma di audiomagazine a cadenza mensile con dei podcast per diventare nell’arco del primo anno una web-radio in streaming. Un flusso continuo abbinato alla forma di audiomagazine che dà la possibilità agli ascoltatori di scegliere se seguire la diretta o ascoltare una trasmissione registrata in tutta comodità”.
Humus invece è l’associazione che rappresenta l’ossatura economica di Neu Radio. Il nome Humus è un omaggio a Piero Santi, giornalista, caporedattore, grande esperto di musica nonché voce simbolo di Radio Città del Capo, scomparso nel 2016, e alla sua trasmissione omonima che per i fondatori rappresenta il suo lascito. L’obiettivo dell’associazione è la promozione della cultura per mezzo della radio nonché di una cultura radiofonica libera che non abbia vincoli imposti dalle logiche commerciali che normalmente sono la principale fonte di sostentamento di queste realtà. “È stata importante nel mantenere Neu Radio indipendente affinché risponda soltanto a chi quotidianamente la crea, per questo motivo Neu che in tedesco significa nuovo e si legge Noi è un nome azzeccato” – fa notare Caterina. “Noi controlliamo direttamente la qualità di ciò che facciamo, rendiamo conto ai nostri valori e portiamo avanti la nostra idea di fruire della cultura senza dover rincorrere necessariamente il numero di ascolti”.
Questo modo di lavorare permette alla redazione di concentrarsi molto sulla qualità e non tanto sulla quantità. Per far fronte alle spese l’associazione Humus crea delle attività che fungano da finanziamento. Corsi, eventi, laboratori scolastici e percorsi con argomenti più prettamente tecnici sostengono economicamente il progetto radiofonico e creano un’apertura verso il pubblico e quindi una forte connessione con esso.
Purtroppo sono tempi difficili questi poiché con l’emergenza sanitaria tutte le attività si sono interrotte e non potendo usufruire della pubblicità Neu Radio ha lanciato una campagna di finanziamento rivolta ai propri ascoltatori. Neu connettiAMO si chiama l’iniziativa lanciata per l’anniversario, che permette di contribuire liberamente o seguendo due fasce prestabilite che offrono in cambio una playlist mensile di novità discografiche e un gadget targato Neu Radio.
Un altro obiettivo che i fondatori si sono posti fin dalla nascita dell’emittente è quello di tessere una rete solida tra persone e progetti accomunati dalla cultura. In questo periodo particolare, inoltre, è fondamentale immaginare scenari futuri e perciò è importante continuare a parlare di cultura. “Il mondo della cultura e dello spettacolo non si ferma, non resta in un’attesa asettica ma reagisce e noi come radio cerchiamo di agevolarne la fruizione, a tal proposito abbiamo le trasmissioni come Anticorpi Culturali e Portico che svolgono questo compito” – sottolinea Caterina. “In queste trasmissioni, oltre a svariati contenuti, vengono presentate anche delle interviste fatte ad alcuni rappresentanti del mondo della cultura di Bologna come il direttore della Cineteca o il direttore del Mambo”.
Il desiderio di Neu Radio è anche quello di raccontare diverse realtà. Uno dei progetti fa emergere proprio questo aspetto, si tratta di un corso radiofonico realizzato in collaborazione con Genitori Ragazzi Down. “L’idea è nata dalla suggestione di uno dei nostri collaboratori, Fu Lvio che conduce le trasmissioni Temperie e We got soul e che aveva appunto contatti con questa associazione” – racconta la fondatrice. “La gestione e l’organizzazione, invece, sono state portate avanti da Carlotta Chiodi, station manager di Neu Radio e tesoriera dell’associazione Humus. Il corso è stato realizzato per dare la possibilità ai ragazzi di esprimere le proprie idee, imparare alcuni aspetti più tecnici del mondo della radio per esempio come usare la voce, le pause o i turni di intervento. Sono state date loro delle direttive per realizzare delle vere e proprie interviste dopo avere visitato un parco tematico a San Lazzaro. I partecipanti hanno avuto la piena libertà di usare la propria immaginazione ma, allo stesso tempo, sono stati guidati nella realizzazione di una diretta che hanno potuto mettere in atto in maniera indipendente”.
E non dimentichiamo la rubrica settimanale dal titolo Antidoti, gestita da due giornaliste, Benedetta Ledda e Laura Pasotti, che propone gli antidoti, appunto, ai veleni della nostra società. Vengono affrontate tematiche come il cosiddetto giornalismo tossico, le fake news e altre non meno importanti. La trasmissione cerca di riflettere su questi argomenti analizzando le reazioni della società, per mezzo di contributi settimanali, due italiani e uno proveniente dall’estero.
Queste sono solo alcune delle proposte culturali che l’emittente offre ai propri ascoltatori, per conoscere le altre o anche solo passare un po’ di tempo ascoltando della buona musica è sufficiente collegarsi al sito.
Insomma è una realtà molto giovane, quella di Neu Radio – Nuova Emittente Urbana, ma con un carattere forte, dei principi solidi e un legame indissolubile con la città di Bologna. Ci auguriamo di poter continuare a conoscerla, ogni anno che compie, sempre più.