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Legambiente lancia la campagna regionale di sensibilizzazione sul rischio climatico in collaborazione con il progetto Life Derris. È stato pubblicato il dossier con gli eventi e la presentazione degli strumenti informativi di Regione e Arpae. La campagna viene lanciata con lo scopo di fare conoscere a cittadini e imprese i rischi del clima che cambia e gli strumenti messi in campo dalle pubbliche amministrazioni e sollecitare una corretta finalizzazione delle risorse pubbliche e dei fondi europei di Next Generation EU da parte delle Istituzioni.
A livello regionale l’imminente Patto per il Lavoro ed il Clima deve essere la sede dove pensare questa innovazione, mettendo in campo progetti locali, ma al tempo stesso agendo da stimolo verso il Governo per un quadro nazionale adeguato.

Il modello di protezione finora adottato rischia di inseguire le emergenze, producendo costi di manutenzione e gestione dei manufatti insostenibili, ma senza garantire la sicurezza necessaria. Si necessita delle soluzioni win win in cui ambiente, costi di gestione e sicurezza possono convivere nel modo migliore attraverso la valutazione e la conseguente adozione di interventi di messa in sicurezza basate su strategie che ridiano spazio ai fiumi, che garantiscano aree di laminazione naturale della piene e che, sulla costa permettano la ricostruzione delle dune litoranee. 

Il dossier Il clima ci riguarda: rischi futuri in Emilia-Romagna, che vede il contributo di diversi esperti di clima, rischio e analisi idraulica, presenta gli effetti macroscopici rilevati dai dati dell’Osservatorio Clima di Arpae in Emilia-Romagna.
Il cambiamento climatico sta modificando rapidamente gli scenari di rischio con cui convivere e la frequenza di eventi estremi. Nei prossimi anni la situazione climatica è destinata a cambiare ancora di più. Precipitazioni più concentrate con clima più caldo generano maggiore rischio di eventi estremi, quali supercelle temporalesche con intensi rovesci, grandi colpi di vento e forti grandinate.
Nell’ultimo decennio si sono succedute alluvioni con portata straordinaria e conseguenti allagamenti in numerose aree della Regione. Decessi per troppa acqua si sono registrati da Rimini a Piacenza. Sono oltre 500 milioni di euro i danni stimati solo per 4 delle alluvioni più rilevanti dal 2014. Le temperature medie sono risultate molto più alte rispetto al passato.

Solo nel 2017 si è assistito a una crisi idrica dagli effetti drammatici e il record massimo di temperatura registrata in regione, mentre a dicembre dello stesso anno la troppa acqua ha invaso Lentigione (RE) e Colorno (PR). Il cambio clima si inserisce in un quadro già delicato per la regione. Secondo il rapporto ISPRA 2018 l’Emilia Romagna è, per la propria conformazione morfologica e geologica, la regione a più alta superficie esposta a pericolosità idraulica rilevante: relativamente allo scenario di pericolosità medio la superficie interessata è pari al 45% rispetto ad una media nazionale dell’8%. Nel 2019 si è avuto il maggio più piovoso dal ’61 seguito dal giugno più caldo.