image_pdfimage_print

Arci Bologna è pronta a fare la propria parte mettendo a disposizione le proprie risorse, spazi e volontari, per dare un contributo alla campagna vaccinale, secondo quanto stabilito dalle nuove Linee operative del Piano vaccinale Anticovid. 

La proposta si pone nel solco della lettera inviata nei giorni scorsi dalla Presidente di Arci Nazionale Francesca Chiavacci al Ministro della Salute, al commissario straordinario all’emergenza Covid e al Presidente della Conferenza delle Regioni in cui l’Associazione si pone come interlocutore per collaborare alla campagna. 

Con quest’obiettivo, Arci Bologna sta contattando le proprie basi associative – 120 in tutta l’area metropolitana – per verificare la disponibilità dei gruppi dirigenti e dei volontari, e la possibilità di mettere a disposizione spazi (in alcuni casi luoghi molto ampi o che possiedono cortili e giardini) per supportare il personale medico nell’azione di somministrazione dei vaccini e di tamponi rapidi. 

Nonostante le enormi difficoltà attraversate dal mondo dell’associazionismo di promozione culturale e sociale, Arci vuole continuare a essere attore e motore di solidarietà e mutualismo e valorizzare la rete di spazi di prossimità, per affrontare insieme la grave crisi sanitaria, economica e sociale che stiamo attraversando.

La campagna vaccinale deve essere la priorità come anche la salute di chi oggi è più esposto al virus; in questo senso è urgente includere gli educatori, gli operatori sociali e dell’accoglienza, che svolgono servizi essenziali, tra le categorie più a rischio cui somministrare il vaccino nel più breve tempo possibile.