image_pdfimage_print

Si è svolta mercoledì 23 giugno l’assemblea del Forum Terzo settore Emilia Romagna, con i rappresentanti dei Forum territoriali, i soci, i rappresentanti delle Istituzioni e del Forum TS Nazionale. 

Al centro della relazione del Portavoce del Forum TS regionale Fausto Viviani, due concetti molto chiari: “cura” e “filiera”. 

“Cura – dice Viviani – è una parola che sta cambiando la percezione del suo significato, dalla dimensione verticale del medico verso una malattia, alla dimensione più orizzontale che contiene il mondo, i territori, le persone che, senza una cura adeguata e rispettosa, vanno inevitabilmente in crisi”. 

E’ anche grazie alla cura dell’associazionismo e dei tanti giovani che si sono messi a disposizione, che si è riusciti a resistere nei momenti più duri della pandemia, aiutando le persone più fragili e sole. 

“In piena pandemia – prosegue Viviani – il nostro impegno è stato quello di favorire la possibilità alle nostre realtà associative di proseguire, in sicurezza e con nuove modalità, una parte delle loro attività. Ora non sappiamo quante potranno riaprire anche se questo è e sarà il nostro primo impegno. Sono stati mesi di contatti quasi quotidiani, di telefonate informative e anche di sostegno, di domande nuove alle quali non eravamo preparati, alle quali solo assieme abbiamo saputo rispondere. Lo stesso dicasi del rapporto con le Istituzioni, dalle amministrazioni locali alla Regione. Un dialogo che ci ha permesso di condividere scelte importanti e che hanno trovato riconoscimento anche nella sottoscrizione del Patto per il lavoro e per il clima”.

Ambiente e una nuova “pegagogia della sostenibilità”, sostegno alla domiciliarità, abbattimento delle barriere architettoniche, un nuovo Piano sociale e sanitario, cittadinanza digitale, sono poi i progetti più sentiti dal Forum regionale, “progetti che hanno come unico scopo la cura delle nostre comunità a partire sempre dai più fragili e soli. Ma tutto questo, per potersi realizzare, ha bisogno sicuramente di un cambio di passo nel rapporto con le Istituzioni. Cerchiamo un maggiore coinvolgimento nelle strategie delle politiche sociali e nel percorso della nuova legge regionale del Terzo settore”. 

Ed è qui che interviene il concetto di “filiera”: “di fronte a questa complessità – conclude Viviani – una delle domande è come innovare la co-programmazione e la co-progettazione, così come indicato nelle recenti Linee guida del Ministero del Lavoro. Una co-programmazione e co-progettazione che dovrebbe ricomporre, con un approccio che renda fruibile beni o servizi utili alla collettività, tecnologie e risorse generate da una pluralità di organizzazioni. Un insieme che si può chiamare, mutuandolo dal mondo della produzione profit, di ‘filiera’. Un insieme articolato di attività che possono vedere la luce integrando quelle direttamente in capo alla gestione pubblica con quelle del Terzo settore, in un approccio collaborativo e di pari dignità, con la presenza anche di un privato di prossimità allo scopo di accrescere e qualificare le capacità di cura del territorio e delle comunità”. 

Elly Schlein, vice presidente della Regione Emilia-Romagna, ha ricordato quanto la Regione stia cercando di sostenere il Terzo settore con i bandi “ristori” per Odv e Aps, e l’interesse delle Istituzioni a un dialogo continuo e positivo con il Forum, con un maggiore coinvolgimento sul Fondo sociale per la disabilità e sul Tavolo per il lavoro sociale che è previsto all’interno del Patto per il lavoro e per il clima. 

Federico Amico, consigliere regionale e presidente della Commissione Parità e Diritti delle persone, ha aggiunto che anche il Piano socio sanitario va ridisegnato proprio a partire dal concetto di cura nel senso più ampio. 

Infine, Maurizio Mumolo, direttore del Forum Terzo Settore Nazionale, ha voluto ricordare una frase del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “Nella nostra società, nel nostro Paese, il Terzo settore è una struttura portante, non di supplenza ma di autonoma specifica responsabilità. Vi sono tante straordinarie evidenze di questo apporto e io non mi stanco di ringraziare il Terzo settore per il contributo che reca al carattere positivo della vita del nostro Paese”.