“Oggi come ieri, no alla privatizzazione”: a dieci anni dalla vittoria del referendum, un presidio per una gestione pubblica del servizio idrico

Acqua, beni comuni e nucleare: indietro non si torna!”. Queste le parole che si sentiranno in tante piazze italiane, a rivendicare quella volontà popolare che, a dieci anni dalla vittoria nei referendum sull’acqua pubblica e sul nucleare, rischia oggi di essere calpestata. In questa lotta contro le privatizzazioni dei beni comuni, a favore di uno sviluppo sostenibile a livello sociale e ambientale, si inserirà la stessa Bologna nella manifestazione “Se 10 anni vi sembran pochi. Oggi come ieri, NO alla privatizzazione!”. Il presidio, promosso dal Comitato Acqua Bene Comune di Bologna e provincia e dal Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, si terrà venerdì 11 giugno presso piazza Nettuno dalle 17 alle 19, nel rispetto delle normative anticovid.

Se dieci anni dopo la vittoria storica del referendum quei risultati rimangono disattesi, rimane attuale la proposta di mantenere quella volontà popolare, proponendo una gestione totalmente pubblica e partecipata da cittadini e comunità locali dei servizi idrici. La scadenza, inoltre, prevista per il 19 dicembre 2021 dell’affidamento a Hera del servizio potrebbe costituire un’occasione importante per andare in quella direzione. Sarà proprio questo il momento adatto a fare una giusta scelta fra privato e pubblico, per rispettare l’esito referendario e dare vita a un’azienda totalmente pubblica e partecipata da comuni, lavoratori e cittadini e perché si faccia uno studio di fattibilità per una discussione democratica.

Un’occasione per far sentire la volontà e la voce popolare in modo che, dopo che Parigi ha ripubblicizzato l’acqua nel 2010 e Berlino nel 2013, anche Bologna diventi una città europea con l’acqua pubblica.

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